Storia

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Scegliere il nome di un locale non è mai semplice...

Diversi i criteri da seguire: la semplicità del nome, il fatto che si possa ricordare facilmente, che sia chiaramente riconoscibile, che risulti attraente e strategico nella sua composizione.

Ma poi ci sono i dettami che vengono direttamente da cuore e dell’istinto.

Dal cuore in quanto seguono la passione profonda che ispira un progetto, in questo caso la cultura scozzese, dall’istinto perché forse è proprio quel nome che non va più via dalla testa a risultare il più adatto alla scelta finale.

Nel caso del Macpherson Scottish Pub è andata esattamente così. Per i più questo nome riesce a evocare al massimo una provenienza scozzese, data la presenza del tipico prefisso “Mac” che caratterizza i cognomi di quel territorio. Ma nulla di più. E’ comprensibile.

Perché Macpherson è il nome di un antico clan della Scozia tra i meno noti ma non per questo meno ricchi di storia.

Cosa vuol dire dunque Macpherson? Che storia c’è dietro questo nome? Si tratta di un nome di origine ecclesiastica che significa “figlio del parroco”.

Il clan fece parte della confederazione del Clan Chattan e contese la leadership ai Mackintosh. Sembra vi siano state molte famiglie dei Macpherson, ma quella di Cluny nell’Inverness-Shire appare senz’altro la più importante.

Si ricorda un Andrew a Cluny nel 1603 che, nel 1609, firmò un vincolo col Clan Chattan acquisendo gli oneri fiscali di Brin e di altre famiglie dei Macpherson. Nel 1640 Donald Macpherson di Cluny era un fedele realista.

Nel 1715 i Macpherson erano impegnati, sotto il loro capo, Duncan, nel partito degli Stuart e, durante la rivolta del 1745, Ewen Macpherson di Cluny, con 600 del clan, si unì al principe Carlo e ingaggiò, con grande coraggio, numerosi combattimenti non arrivando però in tempo a prendere parte alla battaglia di Culloden. Cluny stesso, comunque, aiutò concretamente il principe Carlo a sfuggire alla cattura.

Di conseguenza, la residenza dei Cluny venne rasa al suolo e, per nove anni, il capo si diede alla macchia, principalmente sulle proprie terre, trovando rifugio in un ricovero di alberi e arbusti costruito sul lato di Ben Alder.

A dispetto della taglia di 1000 sterline che pendeva sulla sua testa, egli non venne mai catturato e anzi fuggì in Francia nel 1755. Le proprietà dei Cluny vennero senz’altro espropriate ma, nel 1784, restituite al figlio di Ewen, Duncan.

Il castello dei Cluny venne ricostruito rimanendo la residenza del capo fino al 1932.

Il motto del clan, che compare anche a corredo del Macpherson Scottish Pub, è: “Touch not the cat bot a glove”, ovvero “Non toccate il gatto se non con un guanto”.

Un linguaggio volutamente lasciato nella sua veste arcaica e originale, per non snaturare il valore culturale e storico di una tradizione tanto remota e piena di fascino e mistero.